Lo scenario e le opportunità sono state spiegate al convegno di Anci Veneto e Anci nazionale a Monastier di Treviso, mercoledì 7 settembre.

La nuova normativa sull’Art Bonus favorisce le erogazioni liberali a sostegno della cultura, attraverso un regime di credito agevolato del 65 per cento riconosciuto ai soggetti contributori. Di quest’argomento si è parlato specificamente al convegno organizzato il 7 settembre da Anci Veneto a Monastier di Treviso, nella splendida Abbazia “Santa Maria del Pero”. Alla presenza di decine di amministratori e funzionari da tutto il Veneto, la presidente di Anci Veneto e vicepresidente di Anci nazionale Maria Rosa Pavanello, il vicepresidente dell’Anci nazionale Roberto Pella, la sindaca ospitante Paola Moro nonché gli esperti di Anci, Ales (società per la tutela del patrimonio) e Regione Veneto hanno spiegato lo scenario e le relative opportunità.

Oltre a illustrare le tre tipologie di finanziamento (interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; sostegno alle attività di istituti e luoghi della cultura pubblici; realizzazione di strutture di enti dello spettacolo), a far presente il ruolo della Legge di Stabilità 2016 e i benefici per i donatori indipendentemente dalla loro natura e forma giuridica, si è ribadita l’opportunità di presentare progetti strutturati e seri, e non faraonici o irrealizzabili, che possano quindi vedersi realizzati anche attraverso campagne di sostegno come il crowdfunding dei singoli cittadini coinvolti. Quindi sono state presentate alcune buone pratiche del territorio, dal Museo Bailo di Treviso a Santa Caterina fino alle tante realtà, come Cison di Valmarino o Bassano del Grappa o Dueville, che oltre all’Art Bonus possono beneficiare anche di cofinanziamento da parte di altri enti locali e territoriali come per esempio la Regione o l’UE.

Soddisfatti tutti i presenti. In primis Pavanello, che tanto si era impegnata per far conoscere l’Art Bonus nel territorio e per pubblicizzare l’evento. «La partecipazione di tanti colleghi da tutto il territorio regionale attesta una sensibilità crescente verso questo tema. Oltre a confermare la bontà del lavoro fatto come Anci per promuoverlo».

Mentre Pella, nel complimentarsi con la presidente per l’iniziativa, auspica un’ancora maggiore diffusione e attivazione dell’art bonus: «Fiinora questo strumento, pur raggiungendo notevoli risultati, è stato applicato a macchia di leopardo nel territorio nazionale, mentre il Veneto si e’ dimostrato fin da subito attento e attivo grazie sicuramente anche a un consolidato tessuto produttivo. Le municipalità venete potranno pertanto aprire ulteriormente la strada, catalizzando nuovi progetti e diffondendo le buone prassi attraverso un confronto con le altre Regioni. Si tratta, infatti, non soltanto di creare nuove opportunità economiche attraverso il turismo, ma soprattutto di impegnarsi responsabilmente per preservare la nostra cultura e identità per le generazioni future».